“La scrittura è fatica, sollievo, nutrimento, spaesamento, trascendenza. Il suo esercizio quotidiano ci solleva dalla vita e dal suo iter usuale e ci sazia come il pane di cui abbiamo bisogno per vivere. La scrittura ci rende forti, altruisti, provocanti e generosi. Ci commuove e ci adira. Ci nobilita. La scrittura gioca con noi tutte le emozioni della vita. Calarci in quelle emozioni significa rigenerarci. Non abbiate resistenze, perché la penna fa il resto.”

Sonia Scarpante

La Scrittura Terapeutica

“La Scrittura è una lunga introspezione, è un viaggio verso le caverna più oscure della coscienza, una lenta meditazione”

A partire da questa riflessione di Isabelle Allende si può arrivare a parlare di scrittura terapeutica come pratica filosofica del vivere, in cui la forza della scrittura ha il potere catartico di sanare le ferite, di sciogliere i “nodi”, di mettere a fuoco l’interiorità nelle sue molteplici sfaccettature per riuscire a portare maggiore distanza da episodi della vita che ci hanno particolarmente toccato o fatto soffrire.
Da un’esperienza individuale e soggettiva si giunge insieme, per riprendere un’espressione cara a Eugenio Borgna, ad una “comunità di destino e di cura”, dove il narrare di sé diviene disciplina indirizzata alla condivisione etica, alla riflessione su ciò che è essenziale nell’uomo e che è in grado di aprire al soggetto un orizzonte salvifico, o quanto meno di viva speranza.
Il lavoro di gruppo, infine, attraverso l’esperienza formativa della scrittura, man mano che il lavoro si dipana, consente di sentire meno gravoso il peso di vivere, restituisce un pensiero più libero, fondamentale per fare intravedere il cambiamento come possibile.

Gli ambiti di Formazione della
Scrittura Terapeutica Metodo Scarpante®

Corsi

rivolti a molteplici figure, quali pazienti oncologici e non, operatori
sanitari, scuole, comunità e detenuti.

Master

di formazione per operatori sanitari e educatori che si occupano di relazione d’aiuto 

Eventi

 e progetti di medicina integrata dove la scrittura terapeutica può funge da collante tra varie discipline.

Sette Capisaldi della Scrittura Terapeutica

Il momento giusto per iniziare
È quando si incontrano momenti di sofferenza, emozioni forti della vita che si hanno difficoltà ad esprimere, conflittualità relazionali. Le parole sanno anche trasformare la rabbia, il rancore addolcendo il loro impeto emotivo.
Il potere della scrittura a mano
Perché scrivere con carta e penna ha una valenza speciale: permette quel movimento importante del corpo, il traslare l’emozione sul foglio in un tempo che aiuta a fermarsi, a dirsi delle cose, a focalizzare i punti chiave e a far pace, in conseguenza, di noi stessi.
Non serve saper scrivere bene
La scrittura è uno strumento che può appartenere a tutti e quindi necessariamente è scrittura libera ed informale che persegue un unico significato, l’imparare a prendersi cura di sé attraverso pensieri, una lettera o una poesia. Lo scritto deve essere logica del cuore e si scrive ciò che si sente.
Allearsi con il proprio io
Iniziando a scrivere una lettera a sé stessi. Questo risulta essere l’incipit da cui partire, uno scritto auto dedicato che può appartenere ad una memoria, ma anche uno scritto che faccia riferimento al qui ed ora o che sappia parlare di un desiderio. Da questo inizio si apre il dialogo con sé stessi.
Liberarsi del giudizio
È un patto essenziale perché lo scritto assume valore ed efficacia quando si riesce a mettere da parte lo spirito giudicante ed imparare a vedere nelle fragilità una forza verso il cambiamento, nella caduta l’opportunità di crescita. È proprio ciò che si considera lo scarto la forza propulsiva, ciò che esercita una trasformazione.
Non temere di guardare dentro sé stessi
Per il lavoro introspettivo è necessario confermare la propria fiducia, l’alleanza con le proprie capacità ed è proprio lo strumento della scrittura che può aiutare a conoscersi meglio. Maggior fiducia si costruisce più aumentano le risorse rigeneratrici trasformando la scrittura terapeutica in possibilità a venire, in scrittura evolutiva.
Dedicare una lettera a qualcuno
Soprattutto se è una persona che ha segnato la nostra vita permette di far luce sulla propria narrazione mettendo in trasparenza quelle contrarietà a cui non siamo riusciti a dare parola. Le figure determinanti di questo percorso sono quelle della madre e del padre, pietre miliari fra le realtà affettive costitutive, con cui è necessario far pace, riconciliarsi. La scrittura permette questa catarsi.